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Questi sono i punti fondamentali della nostra mission:

  1. La nostra Fondazione “Science for Peace. Eu” è un modello scientifico maieuticamente in continua evoluzione e, per questo, aperto a tutte le energie creative e solidali e si batte contro la malattia del potere affinché, uscendo dall’indifferenza sia possibile lavorare insieme per cambiare l’amoralità imperante, basata sull’opportunismo e sulla disumanità, in un Moral Self davvero fisiologico, solidale, collettivo ed esteso a tutta l’umanità. La nostra ricerca scientifica si ripromette di individuare gli strumenti e formulare progetti per conseguire una vera e duratura pace nel mondo e migliorare le relazioni tra i popoli ed i continenti, lavoro che deve essere fatto con impegno, lottando contro ogni forma di indifferenza e apatia morale.

Per questo ci proponiamo di promuovere il pensiero globale e la ricerca scientifica per sviluppare una visione del mondo e della vita biologica resiliente, ottimistica e fiduciosa sia nel presente, sia nel futuro delle nuove generazioni, la cui funzione è rendere immortale il patrimonio genetico dell’umanità e combattere la Moral Insanity del potere politico che da sempre legifera sulla natura biologica disumanizzando  la vita delle persone.

  1. La Fondazione “Science for Peace.Eu” si propone di attuare un grande progetto cheimpegni tutti in un lavoro costante e di preparazione dei giovani contro l’antropocentrismo, il disimpegno morale, l’egoismo, l’indifferenza per affrontare con altruismo ed ottimismo i grandi temi sociali del nostro tempo: sostenendo la ricchezza della diversità fra gli uomini e la biodiversità del Pianeta soprattutto lottando contro i quattro cavalieri dell’Apocalisse del mondo globalizzato:
  • Le pandemie per cui ora stiamo portando avanti anche un’aggiornatissima ricerca sul linkage tra Global Warming, inquinamento e pandemia da Covid 19.
  • La povertà che ogni anno uccide per fame 1/5 della popolazione mondiale e che genera migrazioni e guerre: la nostra ricerca pionieristica ha scientificamente dimostrato che la povertà non è genetica ma dovuta a discriminazioni sociali che rallentano lo sviluppo dell’ippocampo e della corteccia prefrontale, centri cerebrali dove ha sede la Moral Agency, cioè “il buon padre di famiglia” e “la buona politica” che ha a cuore il Bene Comune. Pertanto la povertà è curabile con politiche umanitarie e l’educazione al rispetto per l’ambiente e la biodiversità, perché il Pianeta vivente (Gaia) è l’unica casa che il genere umano può abitare, anche se le sue risorse non sono inesauribili.
  • Il razzismo che è un tragico pregiudizio del potere che si oppone all’evoluzione della specie umana e porta con sé la disumanità che è insieme violazione dei diritti civili ed umani e mancanza di generosità ed empatia dell’uomo verso i suoi simili.
  • La corruzione che è l’attuale pandemia di disgregazione morale e civile, che in nome della patologia del “dio denaro”, genera conflitti sociali e guerre.

La Fondazione “Science for Peace. Eu” si propone di occuparsi della salute delle persone (la “vis medicatrix naturae” (Ippocrate) che per noi è il nostro sistema immunitario) ma anche la salute di Gaia (l’impegno contro il Global Warming),  recuperando una armonia tra l’uomo e la Natura attraverso lo studio della fisiologia umana collegata alla fisiologia della Natura, che sono molto simili tra loro. Nonostante le gravi crisi globali, la visione del mondo della nostra Fondazione è globalmente ottimista, perché giorno dopo giorno studia la resilienza del sistema immunitario fisico e morale, come risorsa principale in grado di forgiare stili di vita ecosostenibili. Il nostro intento è quello di orientare miliardi di persone verso la giustizia sociale, l’amicizia, la solidarietà mediante la consapevolezza del loro potenziale biologico e immunitario.

E’ necessario, quindi, studiare i significati della vita attraverso le lenti del sistema immunitario, le cui funzioni essenziali sono evoluzione e sopravvivenza, per raggiungere l’equilibrio e l’armonia nella continua ricerca dell’omeostasi e della salute bio-psico-sociale, come sostiene la World Health Organization. Questo nostro ottimismo non è una visione filosofico-utopistica ma si basa su una ricerca scientifica italiana unica al mondo, su una tribù delle Filippine, i Tau’t Bato (anche se sono solo alcune centinaia di esseri umani non contaminati dalla nostra civiltà) che non conosce la violenza, né il potere, accoglie l’estraneo come un amico e ha, in nome del bene comune un’equa distribuzione delle risorse e dei beni necessari 

Tau't Batoo
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Tau’t Batoo
Una ricerca scientifica italiana unica al mondo, su una tribù delle Filippine, i Tau’t Bato (anche se sono solo alcune centinaia di esseri umani non contaminati dalla nostra civiltà) che non conosce la violenza, né il potere, accoglie l’estraneo come un amico e ha, in nome del bene comune, un’equa distribuzione delle risorse e dei beni necessari

  1. La Fondazione “Science for Peace. Eu” si propone anche di perseguire il pensiero globale (che è l’intreccio inseparabile tra individuale, sociale e biologico in cui l’uno non può funzionare senza gli altri) e l’identità universale che è la condivisione degli esseri umani con tutte le altre specie viventi, compresa la Madre Terra, per conseguire la migliore qualità della vita e senza mai dimenticare che siamo tutti parte di un equilibrio biologico più grande, che ci unisce tutti, che è quello della Natura.
  2. La nostra Fondazione si propone di promuovere istruzione e attivare corsi di formazione in tutti i settori bio-psico-sociali (WHO) attraverso: lo studio dello stato di salute della biosfera,  degli ecosistemi e dei vari habitat e lo studio multidisciplinare della Biodiversità che rappresenta la varietà degli esseri viventi che popolano la Terra che si misura a livello di geni, di specie, di popolazioni, di ecosistemi. La vita dipende dalla biodiversità delle piante, degli animali, dell’humus e del microbiota umano. La biodiversità dunque garantisce la ricchezza e la salute della vita sulla Terra e, per questo, è un nostro preciso dovere proteggerla, preservando l’ambiente e le sue potenzialità, perché ciò che facciamo ora determinerà il futuro  della civiltà umana. La perdita della biodiversità costituisce infatti una delle più grandi emergenze con un costo complessivo valutato del 10% del PIL mondiale, oltre ad costo altissimo in vite umane.
  3. La nostra Fondazione si propone anche di stimolare la comunità scientifica internazionale ad impegnarsi in un lavoro di informazione, prevenzione e cura della più importante malattia, cioè l’immunodeficienza acquisita del sistema immunitario, onde conseguire risultati scientificamente ecosostenibili della salvaguardia della salute globale. Per far questo è importante Infatti la sopravvivenza come individui e come specie dipende dalla collaborazione del sistema immunitario con i microbioti e dal fatto che il sistema immunitario sia in pace con Madre Natura, di cui è parte integrante. Studiare approfonditamente la connessione tra il corpo di Gaia e quello umano perché all the biological functions of Gaia are the same as those of the human body. Perché la nostra salute dipende dalla salute del Pianeta.

Ricordiamo infine che ogni essere umano necessita di circa 2 ettari di superficie terrestre, chiamata biocapacità, per produrre alimenti, energia e depurazione dei rifiuti. In Italia si è superata la biocapacità sostenibile e stiamo consumando quella delle generazioni future. Gli economisti e i politici stentano a rendersi conto che consumando, cementificando, sfruttando e sprecando risorse si va incontro a tragedie climatiche apocalittiche, che seppur ampiamente annunciate, continuano ad essere sottovalutate, perchè, come diceva Gandhi“Ci sono abbastanza risorse per soddisfare i bisogni di ogni uomo, ma non l’avidità di pochi uomini”. E questa è la banalità del male che stiamo facendo a Gaia.

Gaia è arrivata al pronto soccorso del pianeta in codice rosso e sta a tutti noi collaborare per salvarla impegnandoci a contenere l’aumento della temperatura mondiale entro i due gradi centigradi, soglia oltre la quale il Global Warming sarebbe devastante per le attività umane. Infatti l’aumento della temperatura di 2° centigradi, soglia critica, determinerebbe, secondo gli esperti, conseguenze ambientali, sociali ed economiche irreversibili. Il Global Warming infatti influisce in modo diretto o indiretto su fattori decisivi per la salute umana: aria e acqua (sempre più inquinate) e cibi tossici per concimi chimici ed animali da macello alimentati con cibi prodotti con la chimica e trattati con ormoni e antibiotici che inducono negli uomini antibioticoresistenza ed immunodeficienza acquisita; per questo gli scienziati prevedono per il futuro prossimo una recrudescenza delle malattie virali, delle allergie e delle malattie infettive o parassitarie.

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Né i G20 né soprattutto le Conferenze delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, sono riuscite a votare all’unanimità il rispetto dei tempi di riduzione delle emissioni dei gas serra per mantenere il riscaldamento globale entro il limite di 1,5 gradi. Anzi in un assordante bla bla bla, che corrisponde ad un vero e proprio fallimento, si è convenuto non di eliminare ma solo genericamente di “ridurre” l’uso del carbone e i finanziamenti per i combustibili fossili, rinviando la soluzione del problema al 2050 e oltre allontanandoci disastrosamente dall’obiettivo cruciale di 1,5 gradi, “mentre i governi di tutto il mondo addirittura accelerano la crisi, continuando a spendere miliardi per i combustibili fossili” (Greta Thunberg). 

Per questo la nostra Fondazione “Science for Peace.Eu”, per conseguire una responsabile unanimità di voti propone un’organizzazione semplice ma molto efficace: un G7 costituito da delegati di tutti e 7 i Continenti del Pianeta,  prevalentemente donne, davvero impegnate, per il bene del Pianeta nella lotta titanica globale per curare il linkage tra Global Warming, immunodeficienza e pandemia in tutte le sue varianti.

 

La nostra Fondazione parte anche dall’ insegnamento della Biofilia, che è amore per la vita, per la natura e per tutto ciò che è vivo; la biofilia quindi comprende anche il bisogno umano di avere relazioni con gli altri esseri viventi ed ha a che fare con il mondo delle nostre emozioni: la realtà della natura è un mondo complesso e delicato ma quando riusciamo a coglierne l’innata armonia si attiva quello che in termini neuroscientifici, si chiama  “istinto biofilico”, che contiene in sé un potere rigenerativo anche sulla Psiche umana.

La nostra Fondazione intende impegnarsi, anche per un  vero rinnovamento green che consiste in una grande trasformazione dell’economia per affrontare entrambe le due grandi crisi mondiali: le disuguaglianze e i cambiamenti climatici. Il nostro Green New Deal vorrebbe mobilizzare vaste risorse pubbliche per aiutarci nella transizione da un’economia costruita sullo sfruttamento e i combustibili fossili ad un’economia guidata dalla dignità del lavoro e dalle energie pulite.

Gli obiettivi  dunque sono un ambiente sostenibile basato sulla resilienza climatica comunitaria, accesso universale all’acqua pulita, pratiche agrarie salutari che aumentino la salute del suolo e l’accesso globale a cibi sani.

Altri obiettivi sono aumentare il rimboschimento e la salubrità dei terreni agricoli, riconoscendo la professionalità degli agricoltori; promuovere lo scambio internazionale di tecnologie e competenze e fornire agli agricoltori istruzione botanica di alta qualità.

La perdita in umanità fa si che le società umane navighino verso l’entropia e l’instabilità caotica, il che spinge verso un ordine mondiale involutivo della sua stessa natura biologica.

L’antidoto è recuperare una armonia con la natura e un’umanità che a noi piace chiamare “People for Planet”.

Questo antropocentrismo etico può essere raffigurato come Atlante che porta sulle spalle il pianeta a significare lo sforzo che ciascuno di noi ancora non fa, ma potrebbe fare, per tentare di salvare Gaia, considerato che la prima vertebra cervicale si chiama atlante.

Secondo noi poi un vero rinnovamento globale auspica inoltre grandi investimenti nella ricerca e nello sviluppo della tecnologia verde e nel fornire la formazione necessaria per la creazione di posti di lavoro nella nuova economia verde, in cui ci sia un limite al consumo delle risorse e in cui la finanza e le grandi aziende smettano di trarre enormi profitti dalla distruzione della natura.

Per fortuna l’umanità sta vivendo anche un grande risveglio in cui si ricomincia a riflettere sul nostro destino di abitanti di una comune biosfera che riscoprono il desiderio di empatizzare con tutte le creature con cui condividiamo un’eredità evolutiva. E tutto questo lo dobbiamo soprattutto a tantissimi giovani molto motivati, determinati e giustamente arrabbiati, che vogliono la democratizzazione dell’energia verde e che hanno ripreso ad organizzare scioperi in piazza, contro l’inerzia dei governi di fronte ai cambiamenti climatici.

Occorre creare una comunità che si impegni a contrastare le ingiustizie sistemiche e a ripristinare e proteggere gli ecosistemi minacciati, attraverso progetti scientifici, perché la scienza salva chi crede in essa, ed ogni governo e ministero dovrebbe credere nella scienza, perché la scienza allunga la vita.

La nostra Fondazione ha scoperto che nella corteccia prefrontale e nel sistema limbico vi sono le basi neuroscientifiche e biologiche  del Sé Morale e della Moral Agency e, per questo, vorrebbe condividere con tutta la comunità scientifica e con tutte le persone interessate e che vogliono impegnarsi, il grande progetto collettivo, di formare, attraverso i nostri Corsi, veri cittadini del mondo, capaci di attivare e allenare i loro i cervelli psicologici, emotivi, sociali, culturali e morali: uomini e donne libere perché in contatto con l’altruismo cooperativo, impegnati nella ricerca pacifica di uno sviluppo equo e sostenibile e in politiche della condivisione e del rispetto della dignità, che sono i valori sociali che danno senso alla vita.

Nella prospettiva della nostra Fondazione l’identità universale è la condivisione degli esseri umani con tutte le altre specie viventi, compresa la Madre Terra, per perseguire la migliore qualità della vita e poter usare al meglio  “il capitale naturale, quello sociale e quello umano” (J. Pretty).

Seguendo questa prospettiva oggi possiamo riassumere nei tre valori: ambiente, lavoro e diritti umani, la nostra appartenenza comune all’umanità che  rappresenta poi la sacralità della vita.

Per conservare la vita ecologica è cruciale  l’amore per Gaia e rispettare i diritti umani, la giustizia sociale, la ricchezza delle diversità così come l’accesso all’acqua, al cibo, alla salute all’istruzione, ad un lavoro dignitoso e alla soddisfazione dei bisogni basilari, perché la vera democrazia è quella che tutela tutte le forme di vita. Diritti e dignità sono il nostro impegno e  non hanno colore politico, ma creano quel meraviglioso arcobaleno di colori che è simbolo di pace e fratellanza E’ per questo che noi accogliamo con gioia l’ esortazione di Papa Francesco secondo cui è male non solo fare il Male, ma anche non fare il Bene.